ECOLOGIA E AMBIENTE

Il mondo sta soffocando, boccheggia, viene strozzato ogni giorno da tonnellate di plastica, dai rifiuti che finiscono in mare, da decisioni sbagliate. Solo in Italia ogni anno compriamo 9 miliardi di bottiglie di plastica e nel Mar Mediterraneo, che rappresenta appena l’1% della acqua mondiali, si concentra ben il 7% della plastica globale.

In quel bel mare dove trascorriamo le estati felici, in quel bel mare davanti cui ci emozioniamo guardando un tramonto, in quel mare da cui arrivano i pesci prelibati che mangiamo a cena, finiscono ogni giorno più di 700 tonnellate di plastica. Una quantità che se si prova a immaginarla, non ci si riesce.La cosa più allarmante, probabilmente, è che la responsabilità non viene sentita da tutti i cittadini allo stesso modo. La gente si fa scivolare questo problema di dosso, lo scansa come se non fosse roba sua, lo evita come se non riguardasse chiunque su questo pianeta. Forse non tutti sanno che il mondo in cui viviamo è un mondo patogeno, che l’aria, l’acqua e il cibo nella maggior parte dei casi sono inquinati, che per gran parte della popolazione, l’alimentazione è squilibrata e povera di sostanze nutrizionalmente essenziali, che i cibi che mangiamo, i vestiti che indossiamo possiedono microplastiche. Come fa una situazione del genere a non interessare tutti? Come fa a non allarmare ogni persona che esiste, vive e si muove in questo mondo?

E allora mentre aspettiamo che dall’alto calino leggi che ci spingano ad agire per bene, muoviamoci. Mentre restiamo in attesa il mondo soffoca, viene schiacciato sotto il peso della noncuranza e dell’indifferenza. Ogni secondo è importante, ogni secondo conta, e ogni nostra azione può essere fondamentale. Impariamo dai giovanissimi , che non aspettano, che non si limitano a sperare e che hanno il coraggio di alzarsi in piedi per gridare al mondo intero che cosa bisogna fare!

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